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La trasformazione verde dell’economia è il compito più importante dell’attuale decennio.
La Carinzia prevede di raggiungere l’obiettivo della produzione a zero emissioni di CO2 già entro il 2025.
Questo rende il land più meridionale d’Austria un terreno di prova ottimale per imprenditori,
fondatori e investitori, che in un ambiente innovativo e sostenibile possono
sviluppare e mettere in pratica le proprie idee di domani.
La Carinzia è attualmente in pole position in Europa per quanto riguarda l’economia sostenibile. Il tanto menzionato “green deal” è già una realtà economica viva in Carinzia. Diversi fattori determinano l’eccellente posizione di partenza conquistata dal land più meridionale d’Austria:
L’associazione Green Tech Cluster sviluppa strategie a lungo termine per il futuro sostenibile della Carinzia. Il direttore Bernhard Puttinger spiega perché la Carinzia è un terreno di prova perfetto per un’economia circolare green e di successo, e quale agenda la Carinzia sta seguendo in questa direzione.
La Green Tech Valley è uno degli hotspot tecnologici più importanti del mondo per la tutela dell’ambiente e l’economia circolare, e si estende in Stiria e in Carinzia.
Carinthia.com: Signor Puttinger, tutti conoscono la Silicon Valley. Ma non molti sanno che nell’Austria del sud esiste una Green Tech Valley. Cos’è la Green Valley e cos’ha di speciale questo cluster?
Puttinger: La Green Tech Valley è uno degli hotspot tecnologici più importanti del mondo per la tutela dell’ambiente e l’economia circolare, e si estende in Stiria e in Carinzia. Più di dieci anni fa, un “venture capitalist” americano arrivò nell’Austria del sud e scoprì che molti leader tecnologici, aziende di ricerca e un numero elevatissimo di centri di competenza nel campo della green-tech si ritrovano radunati qui in un’unica zona. Oggi, 260 aziende e istituti di ricerca lavorano insieme nella “Valley” per costruire le soluzioni green del futuro. In primo piano piano ci sono la cooperazione e lo scambio tra le aziende che creano innovazione nel settore della tecnologia ambientale.
Carinthia.com: Perché in Carinzia e perché la Carinzia è unica nel panorama della Green Economy?
Puttinger: Più di cento anni fa, Viktor Kaplan, nativo di quella che oggi è la Green Tech Valley, inventò la moderna turbina idroelettrica. Oggi, un chilowattora su cinque dell’elettricità verde generata nel mondo è prodotto con tecnologie provenienti dall’Austria del sud. Questo lavoro pionieristico continua oggi anche nei settori dell’energia solare termica, del fotovoltaico e del riciclaggio. Misurata in rapporto alla forza economica della Carinzia, qui c’è una forte concentrazione nel settore del Green-Tech, che offre a questa location economica un’eccellente posizione di partenza per la trasformazione verde. Probabilmente, anche l’alta densità di imprese leader nella tecnologia verde e una forte cultura della cooperazione hanno contribuito al fatto che negli ultimi dieci anni le aziende del cluster sono cresciute più velocemente di circa il 50% nel panorama dei mercati mondiali.
Carinthia.com: In che modo il Green Tech Cluster supporta i partner della cooperazione?
Puttinger: L’attenzione è fortemente concentrata sullo sviluppo congiunto di innovazioni green. Il cluster sostiene le aziende nel cogliere le tendenze, sviluppare idee per prodotti e servizi e nel metterli sul mercato. Organizziamo contatti con partner adeguati dell’industria e della ricerca. Inoltre promuoviamo la crescita di start-up verdi. I nostri servizi includono tra le altre cose radar di tendenza e mappe di finanziamento, oltre a vari eventi di networking per lo scambio informale tra CEO, R&S e fondatori green.
Carinthia.com: L’economia della Carinzia è permeata da una forte cultura dei cluster ed è attiva da anni nel campo della specializzazione smart. Ora, grazie alla trasformazione verde, anche la Green Economy si sta cristallizzando come una colonna importante della nostra location economica. Come possono completarsi a vicenda queste due colonne?
Puttinger: Questi due settori si integrano vicendevolmente in armonia e lo fanno già molto bene qui in Carinzia. Soprattutto nel punto d’incontro fra il digitale e il “green” si stanno aprendo grandi opportunità di mercato, anche a livello internazionale. Un ottimo esempio è l’industria del riciclaggio in Carinzia, in cui l’obiettivo è ottenere una qualità sempre migliore dai materiali di scarto. Questo si può ottenere solo con soluzioni digitali. L’interazione tra digitale e “green” è certamente un grande vantaggio che depone a favore della Carinzia come sede imprenditoriale del futuro.
Carinthia.com: Come vede il futuro del Green Tech Cluster?
Puttinger: Vogliamo continuare a crescere, coinvolgere nuove imprese nella nostra visione e svilupparci ulteriormente, soprattutto nel settore delle infrastrutture di ricerca.